Quando si parla di tasse, si apre un tasto dolente per molti. Specialmente se si è liberi professionisti, il rischio che gran parte del frutto del proprio lavoro venga assorbito dalla pressione fiscale è elevato.
Tra le tante spese che si possono portare in detrazione fiscale, non mancano quelle legate alle assicurazioni.
Ma andiamo con ordine.
Si possono portare in detrazione i premi assicurativi (costo del contratto di assicurazione), per una somma pari al 19% della loro entità, al netto delle imposte, fino ad un tetto massimo che dipende dalle tipologie di assicurazioni contratte, che segue questi criteri:
• Fino a 530 euro (anche per la somma di più contratti) per le assicurazioni su rischio morte o invalidità permanente non inferiore al 5%;
• Per assicurazioni che vanno a tutelare il rischio di non autosufficienza, un tetto massimo di 1291,14 euro, anche in questo caso valutato tenendo conto della somma di più contratti;
• Per il rischio di danni da calamità ed eventi catastrofali;
• Fino a 750 euro per la tutela di persone con gravi disabilità.
Da quest’anno possono anche essere portate in detrazione le assicurazioni stipulate al momento della cessione del credito per interventi relativi al bonus 110% e al sisma bonus.
Anche per quanto riguarda le RCA, ovvero le assicurazioni auto, la detrazione verrà effettuata nella misura del 19% fino a un costo massimo di 530 euro. Significa quindi che l’importo massimo detraibile sarà di 100,70 euro. Ma attenzione, concorre a formare la soglia dei 530,00 euro, solo la parte riguardante il rischio morte o di invalidità permanente del conducente auto.
Ben diversa è la situazione riguardante i fondi pensione.
In questo caso, i versamenti sono deducibili, cioè possono essere usati per abbassare la base imponibile reddituale, fino a 5164,57 euro su base annua.
Nel caso di familiari a carico (coniuge, figli ecc..), possono entrare a far parte di questa somma anche i fondi pensione a loro intestati, fermo restando che la somma di più accantonamenti non deve comunque superare i 5164,57 euro.
Nel caso di un familiare esterno al nucleo stesso, ad esempio un nonno, che attivi una fondo a beneficio di un nipote, tale versamento non potrà essere considerato, in quanto riguardante un familiare non a carico.
Proprio per quanto riguarda i giovani, possiamo certo dire che aprire un fondo pensione diventa un modo per “far le formichine”, e poter accumulare, nel corso di 20-30 anni una importante somma di denaro senza dover rinunciare a grandi cifre.
Anche nel caso di un’età che ancora non permetta di entrare nel mondo del lavoro
o di studi universitari, la possibilità di un accantonamento che possa per di più essere portato in detrazione dai genitori, diventa davvero interessante in ottica futura.
In tutto questo va tenuto in considerazione un tema molto importante.
Dal 2020 infatti si possono portare in detrazione solo i pagamenti tracciabili, cioè avvenuti tramite carte, bonifici, assegni. Vanno quindi evitati i pagamenti in contanti anche nel caso di piccole cifre.
Se vuoi saperne di più, non esitare a contattarci.
I nostri esperti sapranno darti tutte le risposte in merito a detrazioni su assicurazioni e fondi pensione.