L’arrivo di un figlio è un momento magico per ogni famiglia e, come tale, merita di essere goduto a pieno senza troppe preoccupazioni. È per questo motivo, infatti, che l’assicurazione rappresenta lo strumento giusto per iniziare a pensare al futuro senza farsi trovare impreparati, consultando tutte le possibilità per garantire la massima tutela al vostro nucleo familiare e al nuovo arrivato.
Chi ha già avuto un figlio sa bene di cosa andremo a parlare: sebbene siano fonte inesauribile di gioia, i bambini – specie quelli più piccoli – possono causare durante il corso della loro infanzia ben più di un danno accidentale: nei casi più fortunati, quest’ultimo potrebbe trattarsi di una semplice marachella ma, in quelli peggiori, potrebbe invece rappresentare anche un guaio più che serio.
In questo secondo caso, sono ovviamente i genitori a dover rispondere, e il conto potrebbe risultare salato: avvalersi di una soluzione assicurativa per questi tipi di danni rappresenterà un salvagente non da poco, in quanto sarà capace di garantire una copertura anche quando i figli “la combineranno grossa”.
Scegliere di mettere le mani avanti non è mai una decisione azzardata, anzi, spesso aiuta a vivere il presente nella maniera più serena possibile. La polizza di responsabilità civile, per esempio, potrà coprire tutta la vostra famiglia: ad essere tutelata non sarà solo la persona singola dell’assicurato, ma anche il partner e i familiari conviventi, figli compresi, qualora si verificassero “danni causati involontariamente a terzi nell’ambito della vita privata”.
Allo stesso modo, è utile guardare al futuro dei nostri figli non solo per tutelarli dai possibili danni che potrebbero causare, ma anche e soprattutto per salvaguardarli sotto l’aspetto economico.
Una valida soluzione può essere quella di aderire ad una forma di previdenza integrativa, ovvero un fondo pensione intestato ai propri figli e in cui fare versamenti a loro nome.
La normativa vigente prevede la possibilità di adesione alla previdenza complementare anche per minori e soggetti fiscalmente a carico (con un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili; dall’1 gennaio 2019, tale limite è elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore ai 24 anni).
Nessun vincolo d’età, dunque: ciò permetterà alle famiglie che lo riterranno necessario di iniziare a versare anche nel caso di minori o neonati. L’importante è che il soggetto in questione risulti fiscalmente in carico, mentre per il resto non sussistono vincoli nemmeno sulle somme da versare, tanto che è possibile sospendere, modificare e riprendere i versamenti quando più lo si desidera.
I figli ci insegnano a pensare in grande: iniziamo a farlo pensando al nostro e al loro futuro.
Se vuoi saperne di più, non esitare a contattarci! Insieme troveremo la soluzione migliore per te.