Quando si ha una malattia, la vita cambia: si modifica la quotidianità, le abitudini del paziente e di chi vive accanto a lui. Allo stesso tempo, anche l’aspetto economico può subire dei cambiamenti, in quanto le spese per le cure rappresentano un’incombenza presente nella vita di molti malati.
Infatti, visite periodiche, medicinali da assumere costantemente, ausili specifici, e, per i più anziani o i casi più gravi, strutture di assistenza ad hoc rappresentano una salvezza ma anche un costo che non per tutti è possibile sostenere: il percorso di un malato presenta così anche cifre importanti da sopperire con le proprie risorse economiche.
Facendo la somma tra le voci di spesa più comuni a tutti i malati cronici (farmaci e parafarmaci, visite specialistiche, ausili medici), il conto a fine anno va da un minimo di qualche centinaio di euro, fino a vette che si avvicinano anche ai 50.000 euro, a seconda della frequenza, del tipo di struttura a cui ci si rivolge, della gravità della propria condizione.
Le malattie gravi sono diverse, come diversi sono i percorsi di cura o di guarigione, ma quest’analisi testimonia come la spesa possa diventare molto impegnativa per le famiglie che assistono un malato.
Non è impossibile, infatti, che alcuni nuclei familiari arrivino anche a spendere 10.000 euro all’anno solo di visite specialistiche: alle cure fisiche, spesso si aggiunge anche il bisogno di un supporto psicologico che da solo, può arrivare a costare fino a 10.000 euro l’anno o per i pazienti o per i caregiver che li hanno a carico.
Tanti i casi presenti sul territorio italiano, dove le cifre sfiorano tetti più alti del dovuto: una persona affetta da patologie che ne impediscono in tutto o in parte i movimenti degli arti inferiori, per esempio, potrebbe arrivare a sborsare fino a 60.000 euro per le sue cure, se pensiamo anche al caso in cui si è costretti ad andar altrove per avere delle prestazioni sanitarie.
Problematiche, queste, che non toccano poche persone ma bensì milioni di italiani, che si ritrovano soli a dover sostenere spese al di sopra delle loro possibilità: il 38,3% della popolazione dichiara infatti di avere almeno una patologia cronica. Ipertensione (17,1%), artrosi/artrite (15,6%) e malattie allergiche (10,1%) sono nell’ordine le tre malattie croniche più diffuse. A questo si aggiunge una platea tra 450.000 e 670.000 persone affette da malattie che, oltre ad essere croniche, sono anche rare.
Le assicurazioni malattia costituiscono una scialuppa di salvataggio per i molti che potrebbero ritrovarsi in questa situazione, risarcendo l’assicurato della perdita in termini di reddito a causa della malattia. In più, l’assicurazione si impegna a risarcire le spese in caso di ricovero in una clinica privata o qualora si rendessero necessarie cure specialistiche.
Nel momento in cui si stipula una polizza malattia, si compila un questionario in cui si forniscono tutte le informazioni relative al proprio stato di salute che la compagnia di assicurazione ritiene necessario conoscere, per valutare consapevolmente l’opportunità di assicurare o meno il soggetto in questione.
Poi, se accettate, il tipo di risarcimento che le polizze malattia possono prevedere è di tre tipi:
In questo modo, il malato e la famiglia potranno investire sulla sicurezza e la tutela di un percorso che come abbiamo visto, richiede cifre molto alti per permettere cure e visite specifiche: l’assicurazione può essere la risposta.
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